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La mia fidanzata nel mondo del lavoro ( 184 )


di chiara94
17.10.2024    |    1.637    |    123 8.1
"Ma a Francesca, sembrava non importare, e scese le scale, e si incammino' verso il parco..."
QUALCHE ORA DOPO

Francesca , durante la notte, torno' da Giulio, svegliandolo:" Giulio, ti rendi conto, di cosa hai fatto? Hai messo di mezzo il tribunale !"
Giulio, assonnato, le rispose:" Francesca, se sono in carcere , è' perché' , anche tu, l' hai messo di mezzo!"
Francesca gli disse:" Giulio, con il tuo comportamento , rischi di rovinare tutto!"
Giulio le rispose:" Hai ragione, Francesca. Chiedi il divorzio !"
Francesca gli disse:" Parlavo di me e Giancarlo. Io non so, cosa dirai domani!"
Giulio le disse:" Francesca, dirò' che ti ho beccata , mentre venivi sditalinata, da un tuo collega !"
Francesca gli disse:" Giulio, se gli dici una cosa simile, per me è' finita, e lo sai anche tu. Vuoi rovinarmi ?"
Giulio le disse:" voglio fare fuori il piccolo essere spregevole!"
Francesca gli disse:" Giulio, ti prego. Non si ripeterà' più', un fatto come oggi, ma non parlargli, di cosa e' successo oggi. "
Giulio le disse:" Giancarlo ti aspetta a casa tua?"
Francesca gli rispose:" Giulio, finiscila. Non ti rispondo neanche, ad una domanda simile!"
Giulio le rispose:" Francesca , ho messo di mezzo l' assistente sociale , per farti chiudere con Giancarlo e chiunque altro!"
Francesca gli rispose:" lo so , Giulio!"
Giulio le disse:" dovrai scegliere, Francesca !"
Francesca gli rispose:" Giulio, pero' sei consapevole, che l'assistente sociale non mi potra' dire , cosa posso fare e cosa non posso fare?"
Giulio le rispose:" Allora, Francesca, diciamogli cosa e' successo oggi. Tanto non potra' mettere parola!"
Francesca gli rispose:" Giulio, l'assistente sociale non potra' dirmi, di non vedere Giancarlo; potra' dirmi che tu non puoi lavorare, con noi due. Quindi tu preferisci andare a lavorare dall'avvocato, non sapendo cosa succedera', durante la pausa pranzo, o a chiusura degli uffici, nel ufficio di Giancarlo o nel mio?"
Giulio non le rispose.
Francesca gli disse:" Giulio, finche' lavori nel mio palazzo, puoi venire a verificare, quando vuoi, anche piu' volte al giorno. Ma quando sarai a lavorare dall'avvocato, tu impazzirai, perche' non saprai, se io sono a mangiare fuori, oppure se sono sdraiata sulla scrivania di Giancarlo, a farmi leccare la figa; oppure se sono inginocchiata davanti a lui, nel suo ufficio, ad aspettare la sua sborrata, in faccia o in bocca. E questo che vuoi? Tornare a farti le seghe sulle tue fantasie perverse, non vedendo?"
Giulio le disse:" Dunque, Francesca, tu farai la puttana con Giancarlo, in ufficio?"
Francesca gli rispose:" Giulio , io non ti dico nulla. Peggio per te, che vuoi farmi un dispetto. Ma ti farai un dispetto da solo perche', in una situazione come oggi, se non ci sarai tu ad intervenire" e si fermo'
Giulio le disse:" In una situazione come oggi, Giancarlo ti lecchera' la figa? Vuoi dirmi questo, Francesca?"
Francesca gli rispose:"Giulio, basta che resti dove sei ora, e tu potrai continuare a controllare tutto ed eventualmente impedirlo. Altrimenti, chi lo sa, cosa potrebbe succedere!"
Giulio le disse:" Sei la solita ricattatrice, Francesca!"
Francesca gli rispose:" No, Giulio! Perche', per un piccolo malinteso, tu vuoi mettere di mezzo altre persone, che potrebbero complicare le cose!"
Giulio le disse:" Piccolo malinteso? probabilmente Giancarlo ti avrebbe sditalinata, se non l’ha proprio gia’ fatto, e addirittura ti saresti lasciata leccare la figa!"
Francesca si alzo' e gli disse:" Giulio, se domani dirai qualcosa all'assistente sociale, tu, nel palazzo, non metterai piu' piede, e chissa' cosa succedera' in pausa pranzo, o dopo il lavoro! E io non ti raccontero' nulla!"
Giulio le disse:" E dunque scomparirai, Francesca?"
Francesca gli disse:" No, Giulio, ti verro' a trovare tutti i giorni, dicendoti sempre mezze frasi. E vedrai che riusciro' a farti impazzire. Forse tornerai a segarti sulle tue fantasie perverse, ma essendo tornata la gelosia, impazzirai. Non vedrai l'ora di mettere le mani addosso a Giancarlo ma, se ti avvicinerai all'azienda, io ti faro' arrestare e perderai anche il lavoro di la'!"
Giulio le disse:" Maledetta! Al primo posto, metti Giancarlo!"
Francesca gli rispose:" Visto come ti stai comportando, si'! Mi hai costretta tu, Giulio! Se pero' tu non dirai niente all'assistente sociale, tornerai al primo posto. E non ricapiteranno situazioni, come oggi!"
Giulio la guardo', senza risponderle.
Francesca continuo':" Giulio, mi fido di te. Se mi tradirai, Giancarlo entrera' prepotentemente nella mia vita. E a quel punto, le sue dita e la sua lingua, entreranno nella mia figa. E parlero' a Giancarlo della sborrata, senza condividere la cosa con te. E, passando Giancarlo al primo posto; capisci che la sborra che vorro', in faccia e in bocca, non sara' la tua. Giulio, vuoi che dica, senza mezzi termini, a Giancarlo, che voglio che mi sborri in faccia e in bocca?"
Le lacrime iniziarono a scendere a Giulio.
Francesca gli disse:" Giulio, non serve che fai la commedia. Io so benissimo, che tu non sei geloso, che io vada con altri, e lo sappiamo entrambi. Tu vuoi che io alzi il livello del gioco, e hai fatto apposta, a mettere l'assistente sociale, per indurmi a fare cio'. Ma, ne' io ne' te, possiamo sapere come reagirai, quando Giancarlo" e si blocco'.
Giulio non disse nulla e Francesca riprese a parlare:" Con Salvo non ci sarebbero stati problemi, ma non ti divertiva piu', essendo diventato, non solo un coniglio, ma anche pauroso. Il problema e' che tu non sopporti Giancarlo, quindi tu non vuoi, che Giancarlo si avvicini a me. Ma tu non sei geloso di un coniglio, perche' sai che lo puoi buttare giu' dalla finestra, quando vuoi. Pero', per un tuo capriccio, tu ragioni con tutti, tranne Giancarlo. Io pero' non posso accontentarti, perche' tu mi hai tradita. Il mettere di mezzo l'assistente sociale, e' avermi pugnalata alle spalle. "
Giulio le disse:" Francesca, dopo oggi, tu vuoi essere sditalinata e dare la figa a Giancarlo!"
Francesca, ridendo, gli disse:" Giulio, tu sai la verita', anche se sai recitare bene. E sai, che non e' proprio cosi'. Queste sono le tue fantasie perverse. Alzando il livello del gioco, ti segherai o lo ucciderai? Io non sono certa di sapere il motivo, per cui hai voluto obbligarmi ad alzare il livello del gioco. Far fuori Giancarlo o godere di piu'? Ma, qualunque cosa tu mi dicessi, io non mi fiderei di te. Giulio, tu non sei mai stato sincero con me!"
Giulio le disse:" Ma di cosa parli, Francesca?"
Francesca urlo':" GIULIOOOOOOOOOOOOOOOO, ALL'UNIVERSITA', SEI MAIIIIII STATOOOOOOO SINCEROOOOOOOOOOO CON MEEEEEEEEEEEEEE? AVANTIIIIIIIIII, RISPONDIIIIIIIIIIIIII! "
Giulio le disse:" Francesca, l'unica bugiarda, all'universita', sei sempre stata tu!"
Francesca, ridendo, gli disse:" Io, bugiarda? Giulio, stai continuando a prendermi in giro!"
Giulio le disse:" Francesca, non capisco!"
Francesca gli disse:" Giulio, tu hai capito. Buonanotte. A domani!"e fece per allontanarsi.
Prima che Francesca uscisse, Giulio le chiese:" Francesca, ma ora vedi Giancarlo?"
Francesca gli rispose, ridendo :" Giulio, sei un attore nato! Potresti vincere l'oscar! Non ti rispondo, cosi' ti puoi segare ora, o se vuoi ti faccio un pompino"
Giulio le rispose:" Non voglio nessun pompino da te, Francesca!"
Francesca urlo':" GIULIO, TU LO SAI CHE, NESSUNO HA MAI RIFIUTATO UN MIO POMPINO? ARRIVI TU E LO RIFIUTI, CON UNA FREDDEZZA GLACIALE! NON SFIDARMI, GIULIO! OPPURE!"
Giulio la blocco', dicendole:" oppure cosa?"
Francesca urlo':" NIENTEEEEEEEEEEE!" ed usci', sbattendo' la porta della cella.
Arrivo' di corsa Giuseppe, con le altre guardie.
Giuseppe le disse:" Francesca, cosa succede? Sono le tre di notte!"
Francesca urlo':" FATEVI GLI AFFARI VOSTRI, O DOMANI VI DENUNCIO, PER AVERMI MOLESTATA IN CINQUE!"
Giuseppe le disse:" Francesca , ti ho chiesto solamente, se Giulio ti ha aggredita!"
Francesca gli rispose:" GIULIO E' MIO MARITO, E ANCHE SE MI AGGREDISSE, SAREBBERO AFFARI NOSTRI! SE MI FACESSE UN OCCHIO NERO, VOI DOVRESTE SOLAMENTE ABBASSARE LO SGUARDO! OPPURE SIETE GELOSI? PERCHE' LUI PUO', E VOI NO?"
Le guardie si guardarono, sconcertate.
Francesca si allontano'.
Una delle guardie disse a Giuseppe:" Tu hai capito qualcosa?"
Giuseppe gli rispose:" Si. Quella e' completamente pazza. Altro non so !"

VENTI MINUTI DOPO

Francesca stava aprendo la porta di casa sua.
Vicino il tappetino, trovo' un biglietto.
Lo apri'.
C'era scritto:" VIENI AL PARCO, VOGLIO TOCCARTI LE TETTE!"
Francesca degluti' e mise il foglio nuovamente dentro la busta.
Guardo' l'ora sul cellulare.
Erano ormai le quattro di notte .
A quell'ora sarebbe stato pericoloso andare al parco di notte.
Alcune ragazze erano state violentate, nei mesi precedenti.
Ma a Francesca, sembrava non importare, e scese le scale, e si incammino' verso il parco.
Qualche lampione era illuminato, altri erano spenti.
Tenne un passo abbastanza veloce, il cuore le batteva a mille.
Arrivo' nella zona centrale, dove c'erano le panchine.
Spesso si potevano incontrare drogati o omosessuali, che si rifugiavano li', per dare sfogo ai propri piaceri.
Infatti Francesca si accorse che, dietro un albero, c'era un ragazzo nero imponente e, inginocchiato, davanti a lui, un vecchio, che lo stava spompinando.
All'improvviso, due mani si fiondarono sulle tette di Francesca, sopra la maglietta. Francesca fece un'esclamazione di stupore.
Qualcuno, da dietro, le disse:" STAI ZITTA! NON URLARE E NON GIRARTI!"
Francesca gli disse:" Sono venuta, perche' ho capito chi sei!"
Qualcuno le disse:" No, sei venuta, perche' sei una porcona! Non trovare scuse o giustificazioni. Sei una porca e basta!"
Francesca gli disse:" Se la gente lo sapesse, che sei cosi'!"
Qualcuno le disse:" Tanto tu non lo dirai, altrimenti mi avresti gia' denunciato. Con le mie mutande , piene di sborra, potevi mandarmi in gabbia, con l'esame del dna!"
Francesca non gli rispose.
Qualcuno le disse:" Hai almeno assaggiato la mia sborra?"
Francesca gli rispose :" No!"
Qualcuno le disse:" Porcona, non ci siamo proprio! Hai anche oggi il reggiseno! Cosa ti avevo detto?"
Francesca non gli rispose.
Qualcuno le disse:" Cagna , rispondi!"
Francesca gli rispose:" Non posso venire di notte, al parco, senza reggiseno! Vorrebbe dire farmi violentare, dal primo che incontro! E poi non sono mai uscita senza reggiseno!"
Qualcuno le rispose:" CHIEDI SCUSA, NON TROVARE GIUSTIFICAZIONI! TANTO LO SANNO TUTTI, CHE SEI UNA PORCA!"
Francesca gli disse :" Ora basta!"
Un violento' schiaffo' la colpi' su una guancia.
Qualcuno, che aveva un passamontagna in faccia, le disse:" BASTA COSA?" e le tiro' un altro schiaffo.
Francesca gli disse:" il passamontagna non serve , ho capito chi sei! Tu ce l'hai con me, perche'!"
Qualcuno' le tiro' un altro schiaffo sul viso:" Io ce l'ho con te, perche' non obbedisci e non fai la puttana , come si deve! La prossima volta, se avrai ancora il reggiseno, ti faro' tirare su la maglietta, faro' uscire le tue tette dalle coppe del reggiseno, e te le battero', con un righello, per cinque minuti. Te le faro' diventare violacee, per i lividi! HAIIIIII CAPITOOOOOO?"
Francesca gli disse:" Andro' a denunciarti!"
Qualcuno le disse:" No, ora andrai a casa, e ti sparerai un ditalino. Perche' sei una vacca. E quando vieni, mettiti le dita in bocca, e lecca tutti i tuoi succhi, e ingoia tutto."
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